Timbro o tono?

Nella pillola colorata di oggi parlerò brevemente della differenza tra la pittura cosiddetta timbrica e la pittura tonale. 

Se avete letto il post dello scorso giovedì, che potete rivedere qui , la parola, tono, saturazione non dovrebbero più esservi sconosciute e quindi le due definizioni timbrico e tonale dovrebbero essere di più facile distinzione.

Per quanto riguarda la pittura timbrica, si definisce un colore timbrico, un colore brillante e saturo, accostato ad altri colori brillanti e saturi senza l'intervento di valori tonali e quindi chiaroscurali. Un esempio può essere la pittura timbrica di Matisse.

La pittura tonale invece utilizza le gradazioni di tono del colore, quindi il suo grado di chiarezza e di scurezza attraverso l'uso del bianco e/o del nero mescolati al nostro colore di riferimento. Il contrasto luce-ombra, l'effetto tridimensionale, è ottenuto nella pittura tonale attraverso i vari toni del colore.Tonalismo, o pittura tonale, è anche il nome attribuito ad una tecnica tipica della tradizione artistica veneta del 1500.

Personalmente amo moltissimo i colori saturi e brillanti, anche se le gradazioni di tono del colore le utilizzo moltissimo nei miei lavori quando ho bisogno di creare un'atmosfera meno "scoppiettante" e più morbidamente ben definita. E voi cosa preferite usare nei vostri lavori: timbro o tono?


 

 

 


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