I gomitoli di Van Gogh

Quando si pensa a Vincent van Gogh, si pensa a colori intensi e brillanti. Eppure la sua tavolozza non è sempre stata così. Se confrontiamo le prime nature morte di Vincent con i suoi capolavori successivi, vediamo una lunga ricerca, in cui i suoi colori sono passati da scuri a brillanti.

I colori scuri più amati erano il verde oliva, la  terra di Siena e la  terra d'ambra.

All'inizio il suo lavoro si basa per lo più sulla pittura tonale, tecnica basata su variazioni chiare e scure di un singolo colore. Questo era dovuto dalle  lezioni di pittura prese dall'artista Anton Mauve all'Aia. Mauve lavorava principalmente con toni del grigio e del blu. Lavorava utilizzando la pittura tonale, come la maggior parte degli artisti olandesi di quel periodo.

Ma Vincent van Gogh voleva saperne di più sul funzionamento dei colori. Studiò quindi molti libri sulla teoria dei colori, dai quali apprese che i colori complementari come il rosso e verde, il giallo e viola, il blu e l' arancione si intensificavano a vicenda. Si lasciò influenzare moltissimo da un articolo che parlava di Eugene Delacroix, uno dei pittori più famosi del movimento romantico. Delacroix utilizzava i colori in forte contrasto tra loro per aumentarne l'effetto drammatico ed evocare uno stato d'animo ed accentuare una emozione. 

L'inizio però non fu molto sodisfacente per van Gogh, all'inizio iniziò a usare colori complementari mescolandoli insieme e ottenendo così dei colori grigi e marroni.

Questo era dovuto dal fatto che i libri che aveva consultato avevano per lo più solo immagini in bianco e nero e quindi solo quando finalmente arrivò  a Parigi e poté ammirare dal vero le opere di Delacroix ebbe una rivelazione su come usare i colori in modo più libero e luminoso.

Lo studio del colore divenne un'ossessione: quali combinazioni di colori, quante varianti di un solo colore si potevano ottenere?

Per non sprecare colore usava provare i vari effetti cromatici utilizzando delle lane colorate che teneva in una scatola.

Vincent Van Gogh divenne famoso per i suoi intensi contrasti di colore. Sperava che il suo lavoro colorato avrebbe contribuito alla modernizzazione dell'arte.

Van Gogh aveva scritto nel 1888 che "... il pittore del futuro è un colorista come non c'è mai stato prima". Non sapeva che lui stesso sarebbe diventato quel pittore.

 


Se volete saperne di più su van Gogh vi consiglio di andare a visitare il meraviglioso sito del Museo van Gogh ( https://www.vangoghmuseum.nl/en/) e  qui trovate un approfondimento su quanto raccontato nelle mie pillole

 

 


 

 

Commenti

Post più popolari