Cinquantatre sfumature di cielo

Nel mio primo post sul colore blu ( che potete leggere qui) avevo associato il colore blu al cielo...ma non avevo parlato di un particolare strumento inventato per studiare più approfonditamente le tonalità dell'azzurro del cielo: il cianometro da cianòmetro s. m. [comp. di ciano-1 e -metro].

L'invenzione di questo strumento usato per classificare il colore del cielo viene attribuito allo svizzero  Horace-Bénédict de Saussure e al tedesco Alexander von Humboldt  nel XVIII secolo.

L'obiettivo dei due studiosi era soprattutto quello di capire il motivo per cui il cielo era più azzurro in certi giorni  piuttosto che in altri.

Horace Bénédict de Saussure (1740-1799), naturalista e geologo svizzero  è  soprattutto conosciuto per essere il padre fondatore dell'alpinismo,  avendo trasformato la salita e la discesa delle montagne in un'attività ora praticata da milioni di persone in tutto il mondo. 

Prima che questa attività fosse praticata così massicciamente le persone che vivevano in zone montane avevano constatato che man mano si saliva verso l'alto il colore del cielo diventava più scuro. Una leggenda  narrava che se si saliva fino a raggiungere le vette più alte si sarebbe incontrato un cielo così nero che, chi avesse osato arrivare fin lì, sarebbe caduto nel vuoto.

Saussure decise  di verificarlo. Progettò quindi un originale strumento, che chiamò cianometro, che gli permise di quantificare il tono del colore del cielo. Effettivamente durante la sua scalata sul Monte Bianco, constatò con l'aiuto del cianometro, che l'azzurro del cielo diventava più scuro man mano che si saliva e che questo coincideva con una diminuzione graduale dell'umidità dell'aria. Arrivò  quindi alla conclusione che il colore del cielo era un indicatore del contenuto di vapore acqueo nell'aria.

Su un cartoncino dalla forma circolare, Saussure dispose a ventaglio un totale di 53 sezioni corrispondenti ad altrettante 53 sfumature di blu,  che dal bianco, passavano all'azzurro fino ad arrivare al colore nero. Ogni porzione di colore era contrassegnata da un numero. Per usare il cianometro bisognava alzarlo verso il cielo in  modo da comparare il colore del cielo con uno dei colori presenti sullo strumento, assegnandoli il numero corrispondente.

Secondo le osservazioni che lasciò scritte  Saussure, l' azzurro più scuro  che lui incontrò fu un numero 39, misurato sulla vetta del Monte Bianco (4.810 m di altezza). Il naturalista tedesco Alexandre von Humboldt (1769-1859) amico di Sassure, utilizzò il cianometro nelle sue spedizioni nel continente americano e registrò come colore più scuro un azzurro numero 46 sulla vetta del Chimborazo, nelle Ande, a quasi 6.300 m sul livello del mare.

In tempi recenti il cianometro è ricomparso come installazione artistica, ma questa volta per calcolare altre sfumature di blu.

Ve ne parlerò nel prossimo post.


 


 

 

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