Il viola silenzioso

Il viola è considerato un colore silenzioso. 

Muta facilmente la sua simbologia muovendosi tra il rosso e il blu e si può dire che parte dei suoi significati simbolici derivino dal fatto che riflette pochissimo la luce.

Il primo colore viola venne prodotto utilizzando muco dei murici, chiocciole di mare. Occorrevano circa dodicimila chiocciole per generarne poco più  di un grammo. Proprio per questo motivo, essendo un colore prodotto in modo così laborioso  e costoso, arrivò  a simboleggiare le classi superiori e il potere.

Nella religione Cristiana è legato al pentimento ed al raccoglimento. I  colori che lo compongono, il rosso e il  blu, rappresentano, come abbiamo visto nei precedenti post,  la saggezza e l’amore.  È anche un colore ecclesiale che si usa esporre o indossare durante il periodo dell’ Avvento e della Quaresima.

È un colore molto particolare, trasmette regalità, mistero e in un qualche modo saggezza, è  anche il colore della metamorfosi, del mistero,  della magia , della spiritualità e del sacrificio. Viene anche collegato molto spesso al velluto e alla meditazione.

Al viola viene positivamente associata la consapevolezza spirituale, la padronanza di sé, la saggezza e l’amore.  Negativamente viene associato il viola  al senso di inferiorità e alla troppa  introspezione. (*)

Il viola chiaro  è solitamente collegata alla tristezza,  alla fragilità e alla vulnerabilità. Una tonalità opaca del viola può evocare invece qualcosa di scadente e malevolo.

Il viola proprio per la sue caratteristiche positive viene usato nel settore della cosmesi come packaging per i  profumi, ma  è anche usato nel settore ludico, nel settore dell’infanzia e della comunicazione.

E voi a che cosa associate il viola? Quanti viola conoscete? La prossima settimana parleremo delle varie tonalità del viola e di come sia difficile definirlo.


 

 *Per approfondire consiglio:

Karen Haller, Il piccolo libro del colore, Corbaccio pag.  90-91- pag.156

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