Il vetro colorato di Matisse

In questo post andremo a visitare la Chapelle du Saint-Marie du Rosaire  che si trova a Vence in  Provenza-Alpi-Costa Azzurra, progettata e decorata da Henri Matisse tra il 1949 e il 1951 per le suore  del paese.

I disegni preparatori per le vetrate della cappella vennero realizzati per mezzo di carte ritagliate. Le carte ritagliate o meglio gouaches découpées , carte dipinte a guazzo e poi ritagliate, utilizzate da Matisse alla fine della sua carriera, sono il risultato di “tutta una vita dedicata ad esaltare il colore, a evocare la felicità di vivere e di dipingere” (*) Per Matisse é tempo che l’opera nasca dal puro confronto dei colori.

Le vetrate rappresentano l’albero di vita e la carta colorata con la gouache viene tagliata da Matisse come si taglia il vetro. Nel suo bozzetto cartaceo le carte verranno ritagliate e assemblate per riflettere la luce; mentre nella vetrata questi ritagli colorati verranno predisposti perché la luce le attraversi.

“Queste vetrate sono composte da vetri di tre colori ben definiti che sono: un blu oltremare, un verde bottiglia e un giallo limone, uniti in ogni parte della vetrata. Questi colori sono del tutto ordinari per quanto riguarda la qualità; essi esistono nella realtà artistica solo in rapporto alle loro quantità che li esalta e li spiritualizza. Alla semplicità di questi tre colori costitutivi si aggiunge una differenziazione nella superficie dei differenti vetri. Il giallo è smerigliato e diviene così, solo, traslucido, mentre il blu ed il verde restano trasparenti, dunque completamente limpidi. Questa assenza di trasparenza del giallo blocca lo spirito dello spettatore e lo trattiene all'interno della cappella, formando così il primo piano di uno spazio che inizia nella cappella per andare a perdersi attraverso il blu e il verde fino ai giardini circostanti. E' così che quando si scorge dall'interno, attraverso la vetrata, una persona che va e viene nel giardino, ad una distanza di un solo metro dalla vetrata, essa sembra appartenere ad un altro mondo rispetto a quello della cappella.” (**)

Per alcune immagini e maggiori informazioni sulla Cappella di Vence potete andare qui

Questo meraviglioso lavoro non l’ho ancora visitato personalmente e, visto il mio amore per Matisse, spero di poterlo fare presto, e voi? 





(*) Henri Matisse, testo di Gilles Néret, Carte ritagliate, Taschen , pag. 7

(**)  Il testo , traduzione diGiulia Balzerani, è tratto da La cappella di Vence, compimento di una vita ed è apparso in France-Illustration, Natale 1951, ora in H.Matisse, Ecrits et propos sur l'art , a cura di Dominique Fourcade, Herman, Paris, 1972.

Un libro splendido che tratta della Cappella di Vence è: "Henri Matisse, Una seconda Vita" di Alastair Sooke, edito da Electa.

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