Le piante tintorie

A Torino nel fossato di Palazzo Madama si trova un giardino botanico di ispirazione medievale.

Si tratta del Giardino della Principessa, uno spazio che segue le indicazioni trovate in alcuni documenti risalenti al ‘400 dove erano elencate le spese e gli arredi di Palazzo Madama.

Passeggiando tra le aiuole che raccolgono differenti piante da utilizzare in cucina se ne può trovare alcune dedicate alle piante tintorie che venivano usate per tingere le fibre tessili.

Tra queste piante si possono trovare la Reseda per creare il colore giallo, la Ginestra, il Guado per il colore blu, la Robbia per il colore rosso, lo Zafferano, la Camomilla dei Tintori e altre ancora

La pianta  della Reseda fa parte , insieme alla Robbia ed il Guado alle piante fondamentali della tintura europea. La pianta di Reseda si trova spontanea anche sui cigli delle strade, perfino nelle crepe dei muri, fu considerata la miglior pianta per la tinta da giallo e fu ampiamente usata nelle colorazioni degli abiti per secoli. Venne ampiamente utilizzatata  anche nei monasteri  sotto forma di inchiostro per le miniature. Il giallo reseda, se ben mescolato insieme alla Rubia tinctorum produce un arancione acceso, con la Camomilla dei Tintori un giallo dorato, mentre insieme all’Indigofera tinctoria permette di ottenere un verde-giallo molto brillante.

Per ottenere il blu veniva invece generalmente usato il Guado, tratto dalla Isatis tinctoria. Ha steli colorati di blu coronati di fiori gialli amati dalle api. Il colorante si estrae dalle sue foglie essiccate e nel Medioevo era coltivata in tutta Europa. La coltura del guado iniziò a declinare nel ‘500, con l’apertura delle rotte d’Oriente e d’America che introdussero in Europa l’Indigofera tinctoria, pianta con un contenuto di indaco molto più elevato.

Alla famiglia botanica delle Rubiaceae appartengono alcune specie erbacee usate nell'arte tintoria, fra cui la robbia dei tintori (Rubia tinctorum) utilizzata per creare il colore rosso.

In Italia le coltivazioni di Robbia sono state mantenute sino alla fine del XIX secolo. Il rapido declino della robbia avvenne con l'individuazione del suo principio colorante, che è un composto antracenico, di nome alizarina, sintetizzato nel 1868 dai chimici tedeschi Groebe e Liebermann.

A questo link QUI potete trovare la ricetta di tintura con la Robbia. Se la provate fatemi sapere come è andata! 


 

 


 


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