Miscelare i colori

Una delle domande che più frequentemente ricevo durante i miei corsi è come si miscelano i colori.

Ovviamente dipende da che media si utilizza. In realtà i colori noi li misceliamo tutti i giorni quotidianamente: pensiamo a quando mettiamo uno sciroppo colorato in un bicchiere di latte, oppure quando mettiamo una bustina del the nella tazza, oppure quando guardiamo il cielo con gli occhiali da sole. Stiamo miscelando i colori.

Quando misceliamo due colori, pensiamo ad esempio a latte e menta. Il latte bianco renderà il colore della menta leggermente più chiaro. I due colori si sono miscelati perfettamente.

Proviamo a miscelare dello sciroppo di fragola con dello sciroppo alla menta. I due sciroppi rosso e verde annulleranno vicendevolmente il loro colore fino ad arrivare ad un colore opaco, se miscelati in una quantità similare.

Quando due colori che misceliamo si opacizzano fino ad arrivare quasi ad un nero sporco e la loro caratteristica si annulla li chiamiamo complementari.

Questo accade perché ogni pigmento riflette una parte della luce e assorbe e filtra la parte complementare. Da qui la deduzione che ad ogni colore corrisponda uno e uno solo colore complementare.

Se stiamo miscelando dei pigmenti colorati, il miscelare comporta la diminuzione dei pigmenti colori di riflettere la luce e quindi noi avremo un colore risultante meno "puro" e meno chiaro dei colori di partenza fino ad arrivare al grigio scuro-nero. Questa è la sintesi sottrattiva.

Viceversa quando misceliamo delle luci colorate , la somma della miscelazione delle luci colorate sarà più luminosa  delle luci di partenza fino ad arrivare al bianco. Questa è la sintesi additiva.

Jorrit Tornquist nel suo libro Colore Luce (*) indicava alcune delle risultanti nel miscelare i colori complementari:

Se miscelo i pigmenti Magenta-Verde ottengo una miscela di pigmento grigia e la risultante della miscela luce sarà un Turchese chiaro leggero.

Miscelando un pigmento rosso con un pigmento verde blu otterrò un grigio ma come miscela luce otterrò un viola rossiccio chiaro leggero.

Con un arancio – ciano come pigmento avrò una miscelazione grigia e con una miscela luce avrò invece un viola rossiccio forte.

E così potremmo continuare verificando che ogni coppia complementare ( colori opposti nel cerchio cromatico) miscelata insieme da come risultante un grigio se miscelata come pigmento e che come miscela luce può variare  da un turchese chiaro leggero, passando ad un viola rossiccio fino ad arrivare ad un ciano medio se miscelato come luce. (*)

Miscelare i colori sbalordisce sempre e molte volte si vorrebbe essere sicuri di qualità e modalità.

Citando Goethe “Ci si è data parecchi pena di determinare esattamente queste mescolanze mediante relazioni numeriche, di volume e di peso, ma si è con ciò ottenuto poco.” (**)

Sicuramente un po’ di ordine è necessario, ma credo che iniziando solo a miscelare godendo del colore che sorprendentemente scopriamo sia già un buon inizio per scoprire nuovi colori e nuove palette.

 



 

 

 

(*) Jorrit Tornquist, Colore Luce, Editore Ulrico Hoepli, Milano, 1983, pag.95

(**) Johann Wolfgang Goethe, La teoria dei colori, Il saggiatore, 2014, pag.143

Sui colori primari si può vedere un altro mio post QUI

Per qualche informazione in più sul cerchio cromatico potete andare QUI


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