I colori primari
Vi siete mai chiesti quali siano “i veri colori” primari e perché in alcuni casi possano differire di tonalità quando acquistate per esempio, due tubetti dello stesso colore considerato “primario” ma di marche diverse?
I colori rosso, giallo e blu sono definiti primari perché
sono la base per costruire tutti gli altri colori. " Si pensa che dalla loro
mescolanza si possano raggiungere i 16
milioni di colori." (*)
Tutte e tre i colori inoltre non possono essere ottenuti dalla mescolanza di altri colori.
La visione dei colori deriva dall’ assorbimento da parte del pigmento, nel nostro caso, di raggi luminosi che cadono su di esso. Una parte di questi raggi luminosi viene assorbita e una parte viene riflessa. A noi interessa la parte riflessa che è poi quella parte che ci fa vedere il colore.
I colori primari delle tecniche tradizionali come tempera, acquarello, olio, eccetera utilizzano pigmenti che “non consentono il riflesso esatto della specifica lunghezza d’onda” e quindi in realtà benché ci siano molte marche che nominano alcuni loro prodotti rossi, gialli, blu come “ colori primari” in realtà non è proprio così, è consigliabile averne più di uno per poter avere una tavolozza il più accurata possibile.
Tutti i colori pigmenti , come quelli della tempera, dell'acquerello, dell'acrilico, dei pastelli eccetera sono il risultato di una mescolanza di pigmenti colore che prende il nome di mescolanza sottrattiva. Ognuno di noi per miscelare i colori usa pennelli, matite e crea degli strati di colore sovrapposti sulla tela , carta o altri supporti. Sovrapponendo più colori otteniamo dei colori più scuri: di fatto utilizziamo la cosiddetta mescolanza o sintesi sottrattiva.
Nella stampa invece i tre colori ciano (un blu chiaro tendente al verde), il magenta (quasi un rosa cremisi) e il giallo riescono a riflettere le esatte lunghezze d’onda e con essi è possibile riprodurre tutti gli altri colori.
Il giallo, per ora nella dimensione pigmento, è l’unico che ha dei pigmenti più vicini al giallo colore primario.
Non dimentichiamo anche che invece tutti i colori luce, cioè i raggi luminosi, come quelli dello schermo della televisione o del computer , sono il risultato di una mescolanza (cosiddetta additiva) dei tre colori primari: rosso, verde e blu (RGB). La somma dei colori RGB forma la “luce bianca”, mentre l’assenza di questi colori corrisponde al nero assoluto.
E quindi ecco il verde che si intrufola e prende il posto del giallo. Rosso verde e blu sono anche i “colori” dei nostri fotorecettori che abbiamo all’interno dell’occhio chiamati bastoncelli . Esistono infatti tre tipi di coni, rispettivamente per il rosso, il verde e il blu.
Personalmente la mia tavolozza dei “colori puri” è formata da: giallo cadmio chiaro e giallo di cadmio, Rosso carminio di alzarina, rosso scarlatto, Ciano permanente, Blu manganese, blu di Anversa e la vostra?
(*) cit. in Betty Edwards, L’arte del colore, Longanesi, pag. 35
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