L' atlante dei colori
Bentornati alla lettura del giovedì di Pillole Colorate che riparte dopo lo stop agostano!
Per chi come me è affascinata dalla Teoria del Colore e dallo studio che durante il tempo è stato compiuto per capire meglio l'organizzazione del colore forse già conoscerà il cerchio cromatico del chimico francese Michel Eugène Chevreul (1786-1889). Mi piace ricordarlo come primo post di inizio Settembre perché qualche giorno fa ricorreva l’anniversario della sua nascita. Il suo libro "Sulla legge del contrasto simultaneo deicolori", del 1839, venne letto e utilizzato dai più famosi artisti del suo tempo come Signac, Seurat, Segantini, Delacroix, Delaunay, solo per citarne alcuni.
Chevreul attraverso i suoi studi si rese conto che due colori venivano esaltati nella loro luminosità se erano tra loro complementari.
Leonardo da Vinci era stato probabilmente il primo a notare che, se osservati vicini i colori si influenzano vicendevolmente. Goethe, tuttavia, fu il primo a richiamare specificamente l'attenzione su questi contrasti derivati dalla visone dei colori non solo singolarmente ma contigui ad altri.
Chevreul influenzato dalle teorie e dagli studi precedenti disegnò quindi un cerchio di 72 colori i cui raggi, oltre ai tre primari di rosso, giallo e blu, rappresentavano i tre colori secondari di arancione, verde e viola. Da questi due gruppi di primari e secondari creò le ulteriori sei miscele di colori terziari: giallo-verde, arancio-giallo, rosso-arancio, viola-rosso, blu-viola, verde-blu. I 12 grandi macro settori risultanti furono ulteriormente suddivisi ciascuno in cinque zone e tutti i raggi furono separati in 20 segmenti orizzontali per ospitare i diversi livelli di luminosità. Si arriva così ad avere un cerchio cromatico di 72 colori ricco e completo di sfumature. Attraverso questo schema di cerchio cromatico è possibile trovare immediatamente il complementare di ogni colore individuabile nella parte opposta del cerchio.
Nel 1868 circa uscì un'edizione successiva di questa prima pubblicazione. Era più grande, un vero e proprio atlante che illustra gli scritti di Chevreul sul colore e che si può considerare una delle più sofisticate e impressionanti pubblicazioni sul colore mai stampate. Fu realizzata da René Henri Digeon. E' un atlante di tavole da utilizzare per l'abbinamento dei colori, secondo il sistema di analisi dei colori di Chevreul, destinato all'uso di pittori, disegnatori tessili, decoratori, giardinieri, ecc. Includeva anche la descrizione della "chromochalcographie", il processo di stampa all'acquatinta a 4 colori di Digeon (usando lastre separate per il giallo, il blu, il rosso e il nero), con note sulla composizione dei pigmenti.
Nelle 12 tavole raffiguranti il circolo cromatico di Chevreul è stato calcolato l'utilizzo di un numero totale di 14.420 tinte, il che rende queste tavole dei capolavori della stampa a colori del tardo diciannovesimo secolo.
Qui ne potete trovare alcune immagini. Fatevi travolgere dal colore!
Bibliografia:
M. E. Chevreul, De la loi du contraste simultané des couleurs et de l’assortiment des object colorés, Paris 1839
Alexandra Loske, Colour, A visual History, Ilex
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