Punto Linea Superficie di Wassily Kandinsky
Perchè non iniziare questa estate a conoscere maggiormente il colore attraverso il mondo, l'atmosfera e le emozioni che lo caratterizzano?
Con la pillola colorata di oggi inizierò una carrellata di 10 libri per l'estate che in qualche modo mi hanno fatto amare e conoscere il colore. Li ho presi dalla mia libreria e nel mentre li sceglievo ne avrei scelti altri 10...ma dovevo pur iniziare da qualche parte e quindi ecco il primo con il quale inizio questo nostro appuntamento settimanale estivo.
Inizio quindi con Punto Linea Superficie di Wassily Kandinsky uno dei primi libri che lessi sulla forma e sul colore ai tempi della facoltà di architettura.
Questo libro venne pubblicato nel 1925 e la sua base erano le lezioni dei corsi che Kandinsky tenne dal 1922 alla scuola del Bauhaus, scuola d’arte e design che rimase aperta dal 1919 al 1933 in Germania e dove Kandinsky teneva un corso sul disegno analitico e sulla composizione cromatica.
Nel suo libro Kandinsky voleva sottolineare l’importanza degli elementi fondamentali della forma: iniziando con il punto per poi trattare dell’insieme dei punti, il formarsi della retta e arrivando quindi alla forma.
Anche il colore prende parte a questa analisi dettagliata è così vediamo come il colore giallo viene collegato all’angolo acuto e quindi alla forma geometrica del triangolo, il rosso è collegato all’angolo retto e al quadrato, mentre l’azzurro viene collegato all’angolo ottuso e al cerchio.
Il nero è collegato alla morte e il bianco alla vita. Il bianco e il nero vengono considerati " colori silenziosi così come le due rette che li rappresentano" (*)
Il colore bianco rappresenta il caldo mentre il colore nero rappresenta il freddo e la scala dei colori va dal bianco al nero ( dalla vita alla morte) con in mezzo i colori che variano dal giallo, rosso e azzurro, “come un lento, naturale scivolare dall’alto verso il basso”.(*)
Attraverso i colori e le rette in movimento dalla verticale (bianco) alle rette libere ( giallo o azzurro) si arriva alla diagonale ( rosso o verde o grigio) dove la tensione è maggiore arrivando così alla quiete (nero).
Attraverso questi colori e le tensioni delle rette vengono spiegati anche i piani prospettici, la profondità e il movimento dell’occhio all’interno di una immagine.
Si passa quindi ad analizzare quella che Kandinsky definisce "superficie di Fondo" (**) delimitata da due linee orizzontali e da due verticali...quindi ecco le rette che diventano due rette della quiete calda ( le verticali) e due rette della quiete fredda ( le orizzontali). Il prevalere di una o dell'altra coppia determina il prevalere del freddo o del caldo nel suono oggettivo della superficie.
Come scrive Kandinsky nella introduzione al libro questa opera voleva essere un "tentativo di trovare un metodo normale per le ricerche della scienza dell'arte e per metterlo alla prova applicandolo" (***)
Consiglio la lettura di questo libro perché Kandinsky, riesce a parlare della vita e della morte, del movimento e dell’energia di un singolo punto, di due rette che si incontrano e di colori che interagiscono e ti fanno sentire a casa e ci regala” la possibilità di entrare nell’opera (…) e vivere il suo pulsare in tutti i sensi.”
(*) Wassily Kandinsky, Punto Linea Superficie, Adelphi,1990 pag.65
(**) Wassily Kandinsky, op cit. , pag 131
(***) Wassily Kandinsky, op cit., pag 14
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